Ehilà, Beppe! Sono giornate difficili, ho in testa neri ed esuli pensieri che migrano nel vespero. Ho evitato la parte riguardante gli "uccelli neri" perché si poteva fraintendere.
Oh, quando si passa allo scatologico non c'è verso di fermarsi! Ma a me piace, probabilmente son rimasto allo stadio fecale primario, mi diverte troppo vedere quel che esce fuori (...) in materia deietoria. E poi adoooooro la coprolalia!
Isis: Celestial, Oceanic, Panopticon, In The Absence Of Truth.
Dredg: El Cielo.
A Perfect Circle: Mer De Noms e The Thirteenth Step. E la cover di Imagine che è eccezionale.
Slint: Spiderland.
June Of 44 fino a Four Great Points, dopodiché se ne possono anche andare affanculo.
Rex: "C".
As Seen From Above e Millions Of Brazilians dei Dianogah. E aggiungerei Dreams Of Being King, forse il loro pezzo più bello, tratto dalla colonna sonora di Reach The Rock.
Russian Circle: Enter e Station.
Tory Amos: To Venus And Back.
Jeff Buckley: Grace
Afghan Wigs: Gentlemen.
Battles, certo non Mirrored.
Shai Hulud, un pò tutti i dischi.
Converge: Axe To Fall, No Heroes e You Fail Me.
Guaccero, Bortolotto e Nuova Consonanza.
Petrassi, anche se certe volte è di una pesantezza cosmogonica.
Kaos, Dj Gruff, Colle Der Fomento, il Gufo (Supremo 73) e Gente De Borgata, quanto hanno da dire i ragazzi dei palazzi. E quanti altri dovrebbero tacere. Ma al momento gli Jagermasterz sono quelli che sento più vicini.
Evito di menzionare i gruppi che ascoltavo negli anni 80. Troppi. Li ringrazio tutti, mi sono stati accanto in un periodo in cui l'unico appiglio in mezzo al mare d'alcool era la musica.
SAREBBE IL CASO DI LEGGERE
Postfazione introdutiva ("post" nel senso che l'ho scritta dopo aver riletto "Sarebbe il caso di leggere", ed è quel che ho fatto).
Non solo non ci sono tutti i libri che ho letto, ma ammetto che autori come Artaud e Bukowsky, oppure Dick e Silverberg, Baricco, Michel Rio e tanti altri, per quanto li abbia amati, non mi sono venuti in mente quando ho stilato la lista dei libri che secondo me andrebbero letti. Capita. E non significa niente, fossi un critico letterario avrebbe avuto un senso, ma, come dice Giovannino, "sono solo un coglione".
Chiedo scusa al più grande artista nato sulla nostra amata (?) Terra. E spero mi perdonino tutti gli invidiati baristi che hanno avuto l'incommensurabile fortuna di dargli da bere e conoscerlo. Il mondo non meritava Dylan Thomas. E purtroppo anche lui lo sapeva. Tant'è che ci ha salutati in grande stile. Leggete in originale qualsiasi sua cosa, in particolare la prima pagina di Under Milkwood. Ho un pensiero ricorrente, una splendida immagine, e per favore non vergognatevi per me: Dylan e il mio amico Marco il roscio, al quale non ho fatto in tempo a dimostrare la mia stima e il mio amore avendolo conosciuto troppo tardi, al bancone di un celestiale pub a discutere di piante, fiori e alcolici. E arte. Chissà, forse a volte insieme a Marco Colonna... Mi dispiace, ragazzi, ci sarò comunque anche nella prossima vita.
Qualsiasi libro di Neil Gaiman. E le sue sceneggiature per i fumetti. O quelle per i film. E quel che ha creato con Dave McKean, santa pace che meraviglia.
Il ciclo della Cultura di Iain M. Banks, con la "M". Senza "M" mi fa cagare.
Clive Barker, straordinario autore di romanzi "fantastici" e odioso autore d'orrore. Anche se a volte...
The Hitchhiker's Guide To The Galaxy di Douglas Adams. E gli altri suoi lavori, povero tesoro.
Pratchett, dio bono.
Quella fantastica paraculata della serie di Harry Potter.
Tutti i libri di Jonathan Carroll. E ogni libro in cui compaia un bull terrier. E che sia stato scritto da chi ha vissuto con un bull. Quindi:
John Fante che ha avuto Rocco e Mingo. Semmai non dovesse bastare ciò che ha scritto.
E James Ellroy che dopo la tragedia ha avuto la fortuna di averne accanto per la pet therapy.
Beam Me Up, Scotty di Michael Ginzburg.
Hotel Pastis di Peter Mayle.
Basta coi bull, passiamo a un altro cane: Dog Days di Daniel Lyons. Se solo potessimo immaginare ciò che non sappiamo, Lovesong sarebbe un inno e non un epitaffio. Ma a ogni morte si risorge.
The Passion di Jeannette winterson.
The Cure For Death By Lightning di Gail Anderson-Dargatz.
She's Come Undone di Wally Lamb.
Musungu Jim And The Great Chief Tuloko di Patrick Neate.
Everything Is Illuminated di Jonathan Safran Foer.
Roth, Il Lamento di Portnoy è stupendo e Il Teatro di Sabbath ti spacca in quattro. Però rivedo il mio giudizio su La Macchia Umana. Mi ha talmente rotto i coglioni che non l'ho finito. Lo faccio, eeeh, lo faccio.
Ian McEwan fino a Black Dogs. A dire il vero, anche Peter Fortune non è male per niente ma non consiglierei niente di più recente.
Bartleby The Scrivener, di Melville. Moby Dick è un gran libro ma anche una gran rottura di coglioni. Bartleby no, è incredibile.
Scolpire Il Tempo di Andrej Tarkowskij.
E che faccio, non ci metto pure La Possibilità Di Un'Isola di Houellebecq?
Borges, per dio.
Eduardo Mendoza! M'ha fatto sbellicare con Nessuna Notizia Di Gurb e m'è piaciuto molto anche Il Tempio delle Signore.
Stefano Benni. Fino a Elianto, tra alti e bassi, mi ha dato tanta di quella gioia leggere i suoi romanzi. Beh, anche Achille mi è piaciuto molto. Ma era una lacrima facile. Osa di nuovo, Stefano, caccia un'altra bestemmia.
Ecchime di Victor Cavallo.
Ennio Fileno Carabba e i suoi Pessimi Segnali.
Vinicio Capossela e Non Si Muore Tutte Le Mattine.
Una bella scoperta, Uomini E Cani di Omar Di Gallipoli. Come scrive, il ragazzo.
5 commenti:
...se pesti una merda non porta buono. Ti sei solo sporcato le scarpe...
Lupo Alberto
Ehilà, Beppe!
Sono giornate difficili, ho in testa neri ed esuli pensieri che migrano nel vespero. Ho evitato la parte riguardante gli "uccelli neri" perché si poteva fraintendere.
Pensa che volevo pure manifestare il mio trasporto per il grandioso Glicerina...doppio senso su doppio senso...4 corsie...
Come mi ha detto una persona stimabile assai, " con la merda non si fa ricerca, ci si sporca e basta".
... che avesse letto Lupo Alberto?!
Oh, quando si passa allo scatologico non c'è verso di fermarsi! Ma a me piace, probabilmente son rimasto allo stadio fecale primario, mi diverte troppo vedere quel che esce fuori (...) in materia deietoria. E poi adoooooro la coprolalia!
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