lunedì 10 novembre 2008

L'attacco di angina deflagra come Piedigrotta. Cerco di rimanere calmo, di respirare piano ma sento il cuore che mi si sta squarciando, c'è un avvoltoio che me lo strappa a brani tenendomi inchiodato con i suoi artigli, sono già una carogna, cibo per i vermi. Sempre vermi. Cerco con gli occhi le mie amiche ma Claudia sta dormendo come una bambina e la mia adorata Eleonora non so dove sia finita. Non ho fiato per fare uscir la voce e non riesco a camminare, stramazzo a terra e striscio fino al gazebo in preda a una sofferenza atroce e crudele. Con un ultimo barlume di volontà mi isso sulla sedia accanto a Claudia e là mi accascio aspettando la fine.
Cosa pensa un uomo che sta per morire? E' vero che tutta la sua vita gli passa davanti agli occhi? 
In preda alla paura e al dolore più devastante mai provato, l'unica cosa a cui riesco a pensare mi spacca il cuore in quattro facendomi più male dell'angina stessa. L'assurda conferma che tra me e Monica è finita. 
Se prima avrei fatto di tutto per cercare di non perderla, adesso più nulla posso. Che schifo la morte.
Il dolore all'improvviso cessa. Sbarro gli occhi e riprendo a respirare con l'affanno di un uomo salvato dalle acque, ringrazio ogni atomo di ossigeno che ridà vita al mio essere e penso che sono stato troppo fortunato, è un segno, stavolta davvero la faccio finita con l'alcool-
"Claudio...?"
E' Monica.
Vedo la scena con i suoi occhi. Sto dormendo con la testa sul tavolo, accanto a Claudia nelle mie stesse condizioni, ma col capino reclinato da una parte. Mentre ci si avvicina, Eleonora entra in giardino e vedendo la scena, le si gela il sangue.
"Monica! Non ti ho sentita entrare, ero in bagno... ma insomma, che mi dici?"
"Ha bevuto?"
"..."
Mi si avvicina e mi guarda. Non capisco perché vedo me stesso attraverso i suoi occhi, ma tremo come una foglia.
"Chi è questa?"
"Claudia, una mia amica. Anche lei ha, come dire, un pò esagerato..."
"E' uscito da meno di dieci giorni, gesù cristo! Eleono', ma pure tu!!!"
"E io che c'entro? Come se gli potesse far cambiare idea quando decide una cosa!"
"Claudio? Claudio! Ma che, dorme come un sasso. Le', vieni qua e aiutami a portarlo dentro. Aspetta, aspetta, ma si è pure pisciato sotto...?"
E qui Monica cade nell'orrido baratro della consapevolezza. Come in un film, tutto il mondo le gira intorno e la telecamera si ferma su un primopiano del suo viso con gli occhi sgranati e la bocca aperta.
"CLAUDIOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!"
Giacchettone mi mette la mano su una spalla. Pinolo se ne resta in disparte, sta piangendo.
"Andiamo via. Ormai il dolore di questo piano d'esistenza non ti riguarda più."
"Ma ce la farà ad andare avanti senza di me?"
"E' una donna forte."
"Le mancherò...?"
E' Pinolo a rispondere.
"Come un padre, come un figlio e un fratello. Come un braccio o una gamba. Come il più amato degli amanti. Ma supererà il senso di vuoto e la perdita che reca il lutto. 'La vita vuole vivere'"
Dinanzi a miei occhi Monica distrugge il gazebo a sediate, involontariamente fa cadere Claudia ed Eleonora capisce che è in coma etilico. La mia furiosa erinni tenta di strappargliela dalle mani con tutta la forza che ha in corpo, costringendo la giovane strega a immobilizzarla con un Nodo Letargico.
"Andiamo, uomonimo."
Capelli neri, occhi verdi, minigonna nera e pazzesco stacco di gambe. Anche su questo piano rimane una sventola incredibile.
"Sei morta anche tu?"
"No, rimarrò in coma finché avrai bisogno di me. Te lo avevo promesso, e io non mi rimangio mai la parola."
"Meglio."
"Meglio?"
"Ooooooh, finalmente un morto allegro!"
Fisso Pinolo e scuoto la testa.
"Dove andiamo?"
"Prima di tutto alla riunione giù al Pozzo. Ti si chiariranno un bel pò di cose, vedrai."
Il mio amico immaginario sorride sincero. Giacchettone ci precede, ogni tanto getta uno sguardo verso di noi, è pesante il suo incedere.
"Norma. Cazzo, e Norma?"
"Non avrà problemi a fare a meno di te, tranquillo, a lei basta la tua donna."
"Io già sento la sua mancanza."
"Davvero? Sappi allora che noi non siamo i tuoi unici compagni di viaggio. Forza, prima arriviamo, prima saprai quel che c'è da sapere."
Da morto, al di là del mio cancello sono passato nell'aldilà. E ora capisco il senso della parola. Ora sono esattamente dall'altra parte.