La mia compagna parla nel sonno. Spesso non si capisce cosa dice, ma quando le sue parole sono comprensibili bisogna stare attenti, tutto ciò che racconta si avvera, oppure è la spiegazione di un mistero.
Stanotte ha detto che né le ali dell'allodola né la lingua strappata del poeta hanno in sé il dono del verbo. Ho cercato di farla continuare a parlare. Ha farfugliato qualcosa e poi, con una specie di risatina infantile, mi ha rassicurato sull'infinito numero dei nomi di Dio nella Torah.
Non è sempre facile dormire accanto a lei.
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