martedì 11 marzo 2008

La mia compagna parla nel sonno. Spesso non si capisce cosa dice, ma quando le sue parole sono comprensibili bisogna stare attenti, tutto ciò che racconta si avvera, oppure è la spiegazione di un mistero. 
Stanotte ha detto che né le ali dell'allodola né la lingua strappata del poeta hanno in sé il dono del verbo. Ho cercato di farla continuare a parlare. Ha farfugliato qualcosa e poi, con una specie di risatina infantile, mi ha rassicurato sull'infinito numero dei nomi di Dio nella Torah.
Non è sempre facile dormire accanto a lei.

Nessun commento: