martedì 9 settembre 2008

Exit stage right.

Benedette lucciole, hanno i loro tempi ma mi stanno conducendo verso l'uscita. Che strano effetto fa la loro luce sulle Anime del Pozzo, le rende ancora più nere dello spazio che illumina in questa oscura vastità. Chissà dov'è Sebastiano.
Si fanno fievoli, leggere. La realtà si comincia a palesare, come una Fata Morgana che appare dal nulla e tutto fa ondeggiare con la sua malìa.
Vedo già meglio, i contorni sono netti e anche se torno alla dimensione dell'inganno, il falso senso di vero sopraffa' la sensazione di vuoto che suo malgrado dà l'immensa comunione con chi è stato e sarà.
Quello sembra il cancello della casa di Claudio. Quanto tempo...
Lo ricordo piccolo, a disegnare me e Pinolo con le sue manine sul muro del magazzino del papà. Che testa che aveva, e come era cicciotto. Sembrava un bambino senza collo! Nel corso degli anni ci ha dimenticati, o così credeva, certo non sapeva che continuavamo a vegliare su di lui. E sui suoi simili. Che genio assoluto li nostro creatore, farci passare per amici immaginari! Beh, in nessun altro modo ci saremmo potuti confondere tra loro, è troppo diversa la nostra frequenza vibratoria, la qualità della nostra essenza. Ci è impossibile mantenere un'immagine concreta dinanzi ai loro occhi. Claudio mio, se solo sapessi cha razza di sciagura è in arrivo... facciamoci coraggio, forza, ecco, ci siamo.

3 commenti:

nemoravi ha detto...

Questo è Maggi Mario, vero? Perché Giacchettone è ormai buonanima, giusto? 'Sta storia m'intriga... assai!

Claudio dei Norma ha detto...

Ripensaci: Giacchettone è buonanima, esatto, la descrizione è a dir poco perfetta.
E visto quanto, se qualcuno sta arrivando a me dal Pozzo delle Anime, sei sicura che sia il buon Mario, che è ancora vivo...?

nemoravi ha detto...

Ah giusto! Che bello che ritorna Giacchettone! Mi dispiaceva che l'avevi fatto morì!