sabato 10 gennaio 2009

Nel sogno Claudio e io siamo in un enorme prato verde, con tante collinette erbose, sembra un campo da golf, ma alcune di queste hanno una porta e delle finestre alla base. Ti aspetti di vedere uscire Frodo da un momento all'altro.
Norma fa la pazza, corre e rincorre le farfalle, salta e cade come il più goffo dei topicane e si rialza abbaiandoci contro. Il sole è alto e tutti ci illumina come un amore splendido.
"Che meraviglia questo posto, Cla'."
All'improvviso una nuvola, il prato si oscura e la mia visione passa al bianco e nero. Un omone, un pò Commissario Maigret e un pò Nero Wolfe, esce da una casa-collina. Si toglie il cappello e si presenta.
"Buongiorno Monica, era tempo che ci conoscessimo di persona."
Mi volto verso il mio uomo ma è sparito, e anche della nana bianca nessuna traccia.
"Chi è lei? Mi conosce, è un amico di Claudio?"
"E già. Mi chiamo Mario, Maggi Mario. Credo che il buon Claudio le abbia parlato di me."
Il campo da golf è divenuto un parco giochi per bambini degli anni sessanta. Uno scivolo, due altalene, una giostrina e il signore coi pony.
"I pony! Adoro i pony! Dov'è Norma, la voglio portare a fare un giro!"
Ma Norma non c'è più, come Claudio.
"Mario Mario Mario, mi fai fare un giro sul pony? E dai, ti prego ti prego ti prego!"
Monica bambina tira il cappotto dell'omone che, con un sorriso malinconico, la mette sul cavallino.
E' felice, aveva dimenticato l'immensità di questi momenti, la più semplice e più intensa delle gioie. L'allegria, l'emozione dell'avventura, la paura che la fa sentire impavida e al tempo stesso la sicurezza che le dà la presenza di quel signore.
"Ti voglio bene, Mario!"
"Monica?"
E' la voce di Eleonora. Mentre riprendo coscienza, pian piano mi si schiarisce la vista. E' insieme ad altre persone mai viste. Che portano il camice. Claudio... Dio, no.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma proprio ame...proprio a me mi(pure se non si dice ma mi occorre un ridondante rafforzativo di me medesima proprio) ci dovevi mettere in questa situazione che orripilo elacrimo solo aleggere....figuriamoci!!!!!Bwaaaaah ah ah!!!! Perchèèèèèè??!!??

Anonimo ha detto...

Perché sì, come dicono i grandi.
A Le', e perché, me l'hai detto tu che l'unica maniera per per uscirne (voi) vivi era che andassi dall'altra parte a fare quel che v'era da fare e nell'unico modo possibile: ovvero morendo.
E mò me rompi li cojoni? Datte da fa', sore', attendo inquieto, come il mio canile.
Piuttosto, dai un'occhiata: http://www.tarallizer.blogspot.com