domenica 12 ottobre 2008

I battiti rallentano, il panico molla la morsa sui nervi e lo stupore dei sensi torna a cullarmi. Ma non mi calmo. Lui non è più dinanzi a me ma mi sembra di sentire ancora le sue parole far tremare l'universo.


"Con la mia vita"... lo sapevo che saremmo arrivati qui. E questo stordimento è davvero il testamento, anzi, l'epitaffio sulla tomba della mia astinenza.
"Mentre bevevo ho ingoiato il verme e non me ne sono accorto, giusto?"
"Giusto"
"E mi sono addormentato perché partendo dall'interno ha cominciato ad allargare la mia coscienza, e affinché tale illuminazione non mi sopraffacesse mi ha messo in stand-by?"
"Claudio, sai benissimo che ti addormenti ogni volta che bevi troppo!"
"Vero, Le', troppo vero. Ma quando l'ho mandato giù si è manifestato il Signore di Arrakis, non dirmi che non c'è un collegamento? Ho l'impressione che almeno alcuni degli ultimi eventi si stiano chiarendo."
"Non si stanno chiarendo, ne stai comprendendo il senso. Tieni presente che talvolta vengono considerati metatron e altre invece avatar del divino. Certo, l'idea del Dio Verme rasenta la blasfemia, ma non sai quanto grande sia la loro considerazione nell'universo."
Se dio è un verme, il paradiso è una mela. Chissà se il bruco di Alice e il vermone alieno hanno qualche legame di parentela. Magari nel narghilé si fumava proprio la Spezia... sto delirando, sono felice e rido ma Pinolo, Maggi Mario e Giac mi guardano con un'espressione preoccupata, si scambiano occhiate tra loro e si toccano gli indici con i pollici.
Eleonora vuole continuare a spiegarmi come ha fatto l'Aurea Masnada a rimanere nella nostra dimensione senza mai essere individuata, io ne ho le palle piene e guardo Claudia implorante, possibile che non capisca, anche se poi nemmeno io so che pensare, so' 'sti cazzo di brividi che non mi fanno capire niente, aiuto aiuto aiuto, non ce la faccio.
Cerco di buttare lì una battuta ma il cuore riprende a pestare sul doppio pedale, cerco di tenere a bada il dolore, comincio a respirare moooolto lentamente e la fisso di nuovo. E' ubriaca, ha gli occhi languidi, è bellissima. Sembra sempre più lontana. Non si accorge di nulla. L'ombra nera è riapparsa, è dietro Mario, ma ora è una nuvola, la mia nuvola nera. La nuvola in cui si annida L'Orda D'Oro.

6 commenti:

nemoravi ha detto...

Oddio, è se anche io avessi ingoiato il verme?! Si spiegherebbe ogni cosa. Ma io non vedo l'ombra dell'Orda d'oro, o forse sì?

Anonimo ha detto...

Se Dio è un verme, il paradiso è una mela.

M'illumini d'immenso.
La mela è buona.
Il verme non so.
E' intermittente.

Claudio dei Norma ha detto...

>>Lucy, l'Ombra Nera e la Nuvola Nera sono parenti, entrambe foriere di maletiempo e disgrazie. Se l'Oro vi si nasconde all'interno, è incredibile che non si veda. Ma loro sono neri dentro, più neri dell'ombra e della nube.
Hai mai visto un Alone D'Oro? Ovviamente "uno solo".

>>DanieleMartore, solo un verme è intermittente, il Verme Sacrofano, che tutti sàno che se fàno penitenza e lo mangiàno, uno diventa sacro. Ma un pò sì e un pò forse.
.

Anonimo ha detto...

se vuoi discutere sul problema droga vieni sul mio sito:
http://stopdrug.wordpress.com/
ti aspetto, luca

Claudio dei Norma ha detto...

Grazie dell'interessamento, Luca, ma ci troviamo su posizioni opposte e pur rispettando le tue opinioni, non sono tipo da cercare di convincere gli altri della giustezza delle proprie idee sprecando così tempo ed energie.
Buoni giorni.

Anonimo ha detto...

Claudio, ho seguito il tuo consiglio e sono andato a vedere, come ti avevo detto via sms, e resto convinto di ciò che ti ho detto in quella sede. In più, mi è venuta una gran voglia di farmi restringere il cervello.
"Say hello, to the shrinking in your head..."

gimmefuel