mercoledì 4 marzo 2009

Non la smetto di guardarmi intorno, è tutto così strano, allo stesso tempo nuovo e mai visto. Il paesaggio mi ricorda tantissimo la parte di Nuova Zelanda dove Peter Jackson ha girato le scene di guerra de Il Signore Degli Anelli ma i particolari sono del mio Parco Della Caffarella e gli animali e un cielo così, beh, non credo di averli mi visti. Alla portata estrema dello sguardo mi sembra di aver notato più volte una specie di lampo bianco, come un'impercettibile saetta di nessun colore. Il cielo è grigio, senza nuvole, con molte sfumature ma fondamentalmente plumbeo. Che allegria. Eppure tutt'attorno i colori sono nitidi, vividi e non mortidi come ci si potrebbe aspettare. Non so che dire. Continuo a camminare.
Siamo peggio dell'Armata Brancaleone. Un morto, due persone inesistenti di cui uno un enorme pinolo, e una megafiga vestita (oggettivamente) come una zoccola.
Sono morto. E non mi rode il culo. Forse è questa la cosa più pazzesca di tutta la situazione. Sono finalmente calmo. Monica, dovresti vedermi adesso. Calmo, calmissimo, non più incapace di reagire positivamente a tutte le preoccupazioni e non più schiavo del mio maletiempo. Così sì che ti piacerei. Ma sono morto. Non mi viene nemmeno di bestemmiare. E se questo non dimostra che sono defunto...
Monica, Monica mia, dimmi che resterai nella nostra casetta, è là che Norma è cresciuta, dove sono i gatti che tanto ami e dei quali la tua Bianca ha ormai preso il ruolo di Padrina, il regno dell'Occhiuta Rana da me incoronata Sovrana Guardiana del Giardino e della Passiflora, il Fiore della mia Passione per te.
I morti non piangono. E allora cosa sono questi rivoli salati che sgorgano dai miei occhi? Che giorno è oggi? Non so nemmeno quando sono andato all'altro mondo... quando mi piangeranno i vivi ricordandomi? "Oggi è il dì che i viventi in lunghe schiere traggon pensosi e muti alle romite nostre dimore...". Perché mai qualcuno dovrebbe venire a piangere sulla mia tomba? Io non sono più tornato da mio padre dopo la sua sepoltura. Che schifo la morte.
Di nuovo il lampo bianco. Mi asciugo le lacrime e scruto l'orizzonte. Il cielo è divenuto ancor più plumbeo, e in questa cupa atmosfera Claudia e Pinolo che ridacchiano fanno uno strano effetto. Loro almeno stanno ridendo.
Giacchettone mi dà due colpetti sulla spalla e indica alla nostra destra.
"Sta arrivando un altro elemento importante della nostra missione. Lo riconosci?"
Ricomincio a piangere. Il lampo bianco che al momento è passato al piccolo trotto e ci viene incontro come un treno in miniatura è Look Me In The Eye Of Aricon, detto Merlin. Il nonno di Norma.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Solo due parole: "mortidi" e "maletiempo". Come scrivi tu, Cla... penso all'epopea greca, sei meglio del poeta Omero. E se ti sembra una presa in giro, sappi che non lo è.
Un abbraccio forte

Anonimo ha detto...

Io sono un poveraccio, Kori, un disgraziato che ha buona memoria per quel che legge, apprezza e ripropone.
"'O maletiempo dell'anima di Pompeo" arriva dritto dritto da "Gli ultimi giorni di Pompeo" di Andrea Pazienza, una delle cose più belle e devastanti che abbia scritto.
"Mortidi" invece era solo giusto. Come fai a non aspettarti che i colori siano mortidi nell'Aldilà...?
Mi hai fatto un complimento che non posso accettare ma mi riempie di gioia.

E saluta Dada che è tornada.

Anonimo ha detto...

Nella poveritudine un po' di ricchezza, nella buona memoria tanta genialità (dal punto di vista di una con la memoria molto selettiva...). resta, nelle tue parole, poèsia.
Baci anche da Dada

nemoravi ha detto...

Concordo assolutamente e te lo avevo già detto a voce che 'Mortidi' è un aggettivo meraviglioso!

Anonimo ha detto...

Ciao Cla
Capito come i cavoli a merenda ma ti volevo salutare
Marcello

Anonimo ha detto...

Come ho detto sulle colonne del Canile Inquieto, voi non avete idea di quanto vi ami.
Mi date tanto, vi devo tanto, non immaginate quanto.
Grazie di starmi vicini anche quando dò il peggio di me stesso. E' un periodaccio, mi fate stare tutti un bel pò meglio.
Monica non è più con me (diciamo le cose come stanno e senza paura) ma resta un personaggio importantissimo di Lies Irae.
L'ho già ringraziata tanto, ora basta, mi devo allontanare con equanimità da ciò che è stato e gioire della possibilità di cambiamento.
Hrumph...

Anonimo ha detto...

P.s.: per rispetto, da un pò cerco di usare "uggia" invece di "maletiempo".
Ma non sempre ci riesco.